Blog post del 13/04/2012
Parole chiave:
design process / marchio / brand / cultura del prodotto
Produrre oggetti è una questione di brand
Le aziende che producono beni di consumo sono portatrici di storie piene di fascino, spesso il marchio è legato al nome del fondatore, vengono raccontate le imprese di persone straordinarie che hanno creduto fortemente in un sogno, di comparti produttivi che hanno perseguito una missione precisa fatta di valori creativi e di innovazione, con tanta cura del dettaglio e soprattutto un grande amore per le cose fatte bene. Queste sono aziende capaci di ricordare i passati successi e suggerire quelli moderni attraverso manufatti trasformatisi in mito.
Il mantenimento di uno standard high level
Per mantenere questo standard nel tempo bisogna operare con molta attenzione e senso critico, guardando sempre alla qualità globale del prodotto unitamente al servizio offerto che deve sempre essere di altissimo livello. La modalità di produzione e l’ingegneria proposta devono mantenersi al top, i dettagli delle finiture impeccabili, le combinazioni tra materiale, colore e soft-finishing studiate fino al minimo particolare. L’esperienza legata al prodotto deve essere efficace investendo in un servizio che segua il cliente senza essere invasivo ma puntuale nelle risposte e ovviamente, il design complessivo, gioca un ruolo fondamentale capace di unire tutti questi valori in un total-look che è vero veicolo di comunicazione che colpisce l’attenzione dei potenziali acquirenti.
Ma questa attenzione non sta soltanto nella modalità di produzione!
Una società che produce bene è anche fiera di quello che fa, ma non basta, questa fierezza spesso appartiene in modo spiccato ad alcune persone chiave dell’azienda. Le strutture che riescono ad infondere nelle persone la propria filosofia, dichiarando cosa realmente sta dietro “il come” e “il perché” si produce in un certo modo e non in un altro, sono aziende che hanno investito tempo e risorse nel comprendere appieno la propria identità di marca (di brand).
Disseminare i corporate-values
Il lavoro di disseminazione e di diffusione dei valori aziendali è uno dei progetti più interessanti e complessi che un’azienda possa svolgere. Tali valori devono essere condivisi in modo orizzontale e non in modalità top-down, nel tentativo di coinvolgere tutte le persone e renderle partecipi al progetto, sentendosi parte integrante di un sistema più ampio e con l’obiettivo di raggiungere gli scopi prefissati.
Comunicare in modo chiaro
Un brand forte deve soprattutto comunicare in modo preciso e coeso partendo dai comparti lavorativi interni all’azienda allineandosi parallelamente al percepito esterno che deve essere sviluppato molto bene. Le aziende che hanno capito l’importanza dei valori di marca lavorano costantemente su questi principi.
Spesso però si riscontra che i valori fondativi vengono diluiti attraverso i molteplici passaggi ideativi/produttivi all’interno dell’azienda, attraverso i passaggi della filiera produttiva o semplicemente perché ogni dipartimento sembra operi come se fossero a compartimenti separati provocando una discontinuità.
Una non-comunicazione fa perdere l’ incisività complessiva del progetto iniziale.
Invece, più è chiaro il messaggio e più è condivisa la strategia del brand, più le persone producono con orgoglio creando un indotto di benessere produttivo e di immagine positiva del brand.
Lavorare con le persone
Una buona comunicazione interna integrata ai meccanismi partecipativi porta le singole persone ad accrescere le competanze e a trasformarle in lavoro proattivo. A questo scopo il confronto periodico permette di raggiungere risultati sensibili. Workshop dedicati alla co-progettazione e condivisione di idee, lecture tematiche dedicate alla cultura del prodotto/progetto, approfondimenti sui valori socio-economici attorno agli stili di vita contemporanei, possono meglio spiegare dove intervenire e ridefinire quello che si fa e perché lo si fa in quel modo.
Sessioni di training mirato, possono innescare nelle persone una diversa coscienza operativa e conseguente responsabilità progettuale, rendendo più fluidi i passaggi chiave tra fasi di lavoro, i rispettivi ruoli e le attività del gruppo. Tale processo ottimizza le dinamiche di scambio e di lavoro che da slegate assumeranno più forza e coesione rendendo più tracciabile il percorso che dall’ideazione passa attraverso lo sviluppo, la produzione e il delivery finale.
Per LINKIESTA «Design Kit - Inspiration and references»
www.linkiesta.it/blogs/design-kit-inspiration-and-references/produrre-e-soprattutto-una-questione-di-brand